martedì 30 novembre 2010

David Nicholls "Un giorno"

Per me è sempre un po' complicato parlare di un libro la cui lettura non mi ha soddisfatta. Provando grande ammirazione per gli scrittori (anche un po' di invidia) e considerando l'atto di scrivere con un sentimento che sfiora la venerazione, non mi sento libera di esprimere un semplice giudizio come: "Non mi è piaciuto"; sento che sarebbe più corretto fornire qualche spiegazione in più. Ma io non sono un critico e non mi sento in grado di fare una recensione. Così vi racconterò perchè la mia scelta è caduta su questo libro e come è proceduta la lettura, fino alla fine.
Avevo voglia di una storia che mi appassionasse, di quelle che leggi tutto d'un fiato, di quelle che "è tardi, dovrei andare a dormire perchè domani si lavora ma... ancora un paragrafo... no, anzi, ancora un capitolo". Se poi la storia che dovrebbe tenermi inchiodata alla pagina è anche il racconto di una storia d'amore, ancora meglio!
Avendo letto diverse recensioni favorevoli di questo libro, mi sono lasciata convincere e l'ho comprato. Purtroppo però, per i primi due terzi non mi sono sentita per niente coivolta. Non riuscivo a fare il tifo né per Emma né per Dexter; addirittura mi è capitato di provare in alcuni momenti antipatia per entrambi.
Ci ho riflettutto parecchio e sono arrivata alla conclusione che la parola che, secondo me, descrive meglio il libro sia: scontato. Ci rimango sempre molto male quando leggendo un libro, o guardando un film, indovino quello che sta per accadere o come andrà a finire; e in questo libro mi è successo almeno tre volte. Ho indovinato come andava a finire tra Emma e Ian e tra Dexter e Sylvie. Ma soprattutto ho indovinato quello che è poi successo a pag. 429. Quello doveva essere il colpo di scena, il finale a sorpresa e invece non c'è stata nessuna sorpresa, nessun stupore. Proprio non mi piace indovinare.

E adesso? Qualcuno mi sa consigliare un libro che sia una bella sorpresa?

domenica 28 novembre 2010

Hello World

Ho letto che è buona consuetudine alla sua apertura, nel primo post, spiegare l'anima del blog, il suo intento e gli argomenti che tratterà.
Nel caso il primo post non fosse stato sufficientemente esaustivo, vi darò qui il benvenuto.
Mi piacerebbe condividere con voi la mia grande passione per i libri, la lettura e la scrittura. Spero tanto, avendo aperto questo blog, di obbligarmi a scrivere, di riuscire ad essere costante nel farlo e di superare anche alcune mie reticenze.
Il blog è stato il primo passo. In un prossimo post vi racconterò dell'altro passo che ho compiuto ieri.

Abbi ben chiara la cosa da dire, le parole verranno.
Catone Il Censore

martedì 23 novembre 2010

Pagina 11


...sappiamo bene che nessuno ci amerà mai più così.
Ti manca un pezzo e non ci puoi credere che potrai vivere senza il loro sguardo addosso.
Daria Bignardi
Alcuni mesi fa, arrivata a pagina 11, sono scoppiata a piangere.
Grazie a Daria Bignardi per aver espresso in parole i sentimenti che stavo provando e per la lacrime che mi ha fatto versare. Mi hanno fatto un gran bene.


lunedì 22 novembre 2010

Un pensiero costante

Mi vergogno, o forse mi vanto, di dirti quanto tempo passo a pensare, pensare, pensare, alla letteratura...
Eppure, dubito che valga la pena di possedere qualcos'altro nella vita.
Virginia Woolf