venerdì 18 maggio 2012

Vendetta Tremenda Vendetta

Chi, dopo aver subito un torto, non ha mai desiderato prendersi una rivincita? Non vi capita mai di sognare di avere l’occasione per fargliela pagare? O anche solo di avere la risposta giusta al momento giusto, quelle freddure da lasciare senza fiato chi vi sta di fronte e che lo mandano via con la coda tra le gambe? Ovviamente con garbo ed eleganza. Non so quanto tempo ho sprecato, dopo un’ingiustizia o una scortesia, a ripassare mentalmente un dialogo che nella realtà non è mai avvenuto. Se solo si potesse tornare indietro, se solo ci fosse data la possibilità di dirgliene quattro, se solo potessimo presentarci davanti ai nostri detrattori in tutto il nostro fulgore e successo a dargli una bella lezione. Non vi piacerebbe vi fosse data questa possibilità?
E qual è il sogno di tutti gli scrittori che sono passati attraverso numerosi rifiuti prima di vedere pubblicato il proprio manoscritto? Rifiutare a loro volta!
Nel 1975 il libro di Norman Maclean, dopo essere stato inizialmente accettato dall’editore Alfred A. Knopf, fu ritenuto non adatto alla pubblicazione. Fu successivamente pubblicato, con successo, dalla University of Chicago Press. Nel 1981 un editor della Knopf scrisse a Maclean manifestando interesse per il suo prossimo libro. Fu così che per quest’ultimo, scrivendo una lettera di risposta, il sogno di ogni autore rifiutato divenne realtà.

One of the best things I ever wrote [...] I really told those bastards off. What a pleasure! What a pleasure! Right into my hands! Probably the only dream I ever had in life that came completely true.

Qui di seguito un brano della lettera:

Dear Mr. Elliott,
…The dream of every rejected author must be to see please-can't-we-see-your-next-manuscript letters standing in piles on his desk, all coming from publishing companies that rejected his previous manuscript, especially from the more pompous of the fatted cows grazing contentedly in the publishing field. I am sure that, under the influence of those dreams, some of the finest fuck-you prose in the English language has been composed…
I can now only weakly say this: if the situation ever arose when Alfred A. Knopf was the only publishing house remaining in the world and I was the sole remaining author, that would mark the end of the world of books.
Very sincerely,

Norman Maclean

Mia traduzione:

Egregio Sig. Elliott,
…Il sogno di ogni autore rifiutato è quello di vedere sulla propria scrivania una pila di lettere che esprimono il desiderio di poter leggere il suo prossimo manoscritto, tutte provenienti da case editrici che avevano rifiutato quello precedente, specialmente dalle più tronfie tra le vacche grasse che pascolano con soddisfazione nel campo editoriale. Sono sicuro che, sotto l’influenza di quei sogni, sono stati scritti tra i più raffinatissimi fottiti in prosa…
Posso ora dire debolmente questo: se mai dovesse presentarsi l’occasione che Alfred A. Knopf sia l’unica casa editrice rimasta nel mondo e io fossi l’unico autore, questo segnerebbe la fine del mondo dei libri.
Sinceramente suo,
Norman Maclean

L’articolo completo qui. (via Letters of Note) 


6 commenti:

  1. clap clap clap
    un applauso...
    mi metto anche in piedi :-)

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  2. Eheh! Avrei voluto vedere la faccia dell'editor mentre leggeva questa lettera! :-)

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  3. Come non provare gioia leggendo tutto ciò?
    E se ti dico che ho letto uno splendido romanzo di Norman McLean? Non è quello di
    "e in mezzo scorre il fiume"? - giuro che non ho controllato prima di scrivere. Magari sbaglio.
    Abbraccione

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  4. Queste si che son soddisfazioni! Non so se vi ricordate ma c'era anche una pubblicità di una carta di credito che diceva una cosa tipo: "autografare il tuo libro a chi ti a detto che non ce l'avresti fatta.... non ha prezzo"!

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  5. E' vero! Questo ci insegna a perseverare quando crediamo in qualcosa, nonostante tutto e tutti.

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