lunedì 29 aprile 2013

La vita, ultimamente 2

La vita, ultimamente, su Instagram...
Sognare e pianificare la nostra prossima, ormai molto prossima casa:


L'avventura della preparazione del nostro primo trasloco:


Lo stupore e i cambiamenti non finiscono mai:


Ma nonostante le incertezze, i timori e la stanchezza, questo è il sorriso che mi accompagna sempre: belly laughing!



venerdì 19 aprile 2013

Le parole addosso 20


Non abbiamo avuto quasi il tempo di fare il cambio dell'armadio, di poter indossare le prime magliette e incominciare a valutare se scoprire già le gambe, che ritorna il brutto tempo. Meglio difenderci dagli sbalzi delle temperature, magari con una bella sciarpa poetica come quella nell'immagine.
Vi auguro un fine settimana all'insegna della poesia.

(Via BookRiot)

mercoledì 17 aprile 2013

It's very judgmental

Dal mio diario:

14 marzo 2013

Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg

Anche questo libro lo stavo liquidando con un «questo manuale mi ha messo l'ansia, ho avuto gli incubi la notte», il che è vero, devo stare attenta a che cosa leggo prima di andare a dormire perché sono molto suggestionabile. Ma non posso nuovamente cavarmela con così poco. Quale nervo scoperto è andata a sollecitare questa lettura? La mia insicurezza.
Beth Ann Fennelly ha scritto nel suo libro “Great with child. Letters to a young a mother”: «One of the really strange things I've come to learn about the culture of motherhood is that it's very judgmental. The harshest critics of mothers are other mothers». Ed è vero, altroché se è vero, lo sto già sperimentando ancora prima che questo/a bambino/a sia nato/a. Tutti, sconosciuti compresi, si sentono in diritto di emettere il loro giudizio, di darti il loro consiglio e di mostrarsi silenziosamente in disaccordo se le tue idee in fatto di allattamento, nanna, educazione, ecc. non corrispondono alle loro. Per la cronaca, vorrei tranquillizzare tutti quelli che mi domandano come faccio senza sapere il sesso del nascituro. Si può sopravvivere e, tra tutte, non è questa mancanza di informazione a togliermi il sonno la notte. Vorrei anche aggiungere che almeno una volta nella vita dovrebbero provare il masochistico piacere del “morire dalla curiosità”, è bellissimo!
Comunque, finora, in qualsiasi campo, ho sempre usato la tecnica del silenzio, della riservatezza, o del dire “a cose già fatte”, quando è troppo tardi per consigli e pareri ed è molto più facile per me tagliare corto. Ma so che dopo, quando sarà nato/a, non sarà così semplice; soprattutto so che ci sarà un unico indiziato, un solo processo, un unico condannato o assolto: IO. Non ci sarà manuale che tenga fino a quando non avrò imparato a tenere nella giusta considerazione il giudizio altrui (o a fregarmene!). Così, nel poco (oddio!) tempo che mi rimane mi dovrò concentrare su questo: l'unico giudizio che conterà davvero sarà quello di mio/a figlio/a. Non devo capire che tipo di madre voglio essere ma, guardandolo negli occhi, osservandolo e ascoltandolo, dovrò cercare di capire che tipo di madre avrà bisogno che io sia e mettercela tutta.


giovedì 11 aprile 2013

Le mie certezze


Più ho imparato nel corso della vita, più acutamente ho percepito la mia fame e la mia cecità, sentendomi al tempo stesso più vicino alla soddisfazione della fame, alla fine della cecità. Talora ho avuto l'impressione di essere aggrappato al bordo, solo per scivolare un'altra volta e precipitare più in basso che mai nella voragine. E là, nelle tenebre, ritrovavo in me una sorte di lode per tutto ciò che continuava a distruggere le mie certezze.

Nicole Krauss

lunedì 8 aprile 2013

La vita imita l'arte

E' curioso alle volte come la vita ti metta d'avanti a certe esperienze.
Poche settimane fa ho finito di leggere “Il diario di Jane Somers” di Doris Lessing. Come è già successo in passato per altri libri, l'ho tenuto sotto gli occhi un paio di giorni per capire se volevo condividere con voi anche questa mia lettura e poi ho deciso per il no; non sempre ho qualcosa da dire su tutti i libri che leggo, a volte perché non mi sono piaciuti, altre volte più semplicemente non mi hanno colpito particolarmente, oppure il seme che hanno piantato in me potrebbe avere bisogno di tempo per sbocciare... I libri operano per vie misteriose!
Questa mattina però un episodio mi ha catapultata proprio all'interno del libro di Doris Lessing ed è stato davvero surreale, perché per una trentina di minuti io sono stata Jane Somers! Il romanzo, scritto sotto forma di diario, narra dell'incontro e della nascita di un'amicizia un po' particolare tra la protagonista e una signora molto anziana. Quest'ultima ha problemi di salute, oltre che economici e, come temo sia il caso di molti anziani, non riesce ad avere più molta cura di se stessa e della casa. Le descrizioni che Doris Lessing fa del degrado in cui vive questa povera donna sono molto tristi; il disordine, gli odori, lo sporco, la solitudine che aleggiano per la casa la prima volta in cui vi mette piede la protagonista colpiscono sul vivo. Forse, proprio quello che fa più impressione è che tutto grida: sono sola!
Questo stesso grido l'ho sentito io sulla mia pelle un paio di giorni fa, quando ho dovuto soccorrere una mia vicina di casa molto anziana, che era caduta ed aveva sbattuto forte il naso, al punto che ho temuto se lo fosse rotto. A colpirmi non è stato il sangue, non è stata la sua fragilità (lo siamo tutti quando ci facciamo male) ma è stato il grido di solitudine che ho sentito entrando in casa sua. Per onestà verso la mia vicina, ci tengo a precisare che non ho trovato la stessa sporcizia che c'era nel libro, ma l'appartamento era comunque quello di una persona anziana non più tanto in forze: vecchio, bisognoso di un po' di manutenzione e di una rassettata. Insomma, niente di tragico come nel libro. Ma la solitudine, quella era la stessa, e mi si è stretto il cuore.

Per quanto somigli ad un paradosso, è indubbiamente vero che la vita imita l'arte molto più di quanto l'arte non imiti la vita.

Oscar Wilde
Vi è mai capitato di vivere sulla vostra pelle un episodio letto precedentemente in un libro, la fantasia che diventa realtà? Che effetto vi ha fatto?


mercoledì 3 aprile 2013

Verdi parole


Ieri e oggi sono state due bellissime giornate... finalmente! Ho subito incominciato a fantasticare su vestiti più leggeri, passeggiate baciate dai raggi del sole, prati fioriti su cui distendersi a leggere e sonnecchiare, scorpacciate di gelato, gelato e ancora gelato! Nell'attesa di poter realizzare questi sogni ad occhi aperti, sopra un'idea carina per portare un po' di verde nelle nostre letture.

(Via BookRiot)