venerdì 7 marzo 2014

Perfino nauseato

Ieri ho trascorso, dopo non so quanto tempo, un intero pomeriggio in biblioteca. In mezzo agli studenti che studiavano, ai pensionati che sfogliavano i quotidiani e al silenzio, interrotto solo da quei pochi che vagavano per gli scaffali, alla ricerca del prossimo libro da leggere.

In parole povere, i compiti da svolgere sono soltanto due. Rimettere i libri sugli scaffali o inviare con il montacarichi da uno dei piano superiori quelli appena richiesti al banco principale. Ogni mansione ha vantaggi e svantaggi, e ciascuna può essere svolta da chiunque abbia le capacità cerebrali di un moscerino della frutta.
Quando riponi i libri sugli scaffali devi confermare e poi riconfermare che il numero decimale Dewey del libro che stai mettendo via sia maggiore di un'unità del libro alla sua sinistra e minore di una di quello alla sua destra. I libri vengono caricati su un carrello di legno a quattro ruote, più o meno da cinquanta a cento volumi per seduta di archiviazione, e mentre guidi il piccolo veicolo nel labirinto di scaffalature sei solo, sempre ed eternamente solo, in quanto le scaffalature stesse sono inaccessibili a tutti salvo il personale della biblioteca, e l'unica altra persona che vedrai sarà uno dei tuoi colleghi fattorini, di servizio alla scrivania di fronte al montacarichi. Ciascuno dei diversi piani è identico a tutti gli altri: uno spazio grandissimo, senza finestre e pieno di file su file di imponenti scaffalature di metallo grigio, ciascuna stipata all'inverosimile di libri, migliaia di libri, decine di migliaia di libri, centinaia di migliaia di libri, un milione di libri, e a volte anche tu, che in quanto ad amore per i libri non hai niente da invidiare a nessuno su questa terra, ti ritrovi esterrefatto, angosciato, perfino nauseato quando pensi ai miliardi di parole, ai trilioni di parole contenute da questi libri.

Paul Auster
Vi auguro un fine settimane sommerso da parole, trilioni di parole, fino alla nausea.

1 commento:

  1. Grazie, ricambio con gioia. La mia biblioteca però ultimamente ha pochino da offrire in quanto a novità. Bacioni Sandra frollini

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