venerdì 13 giugno 2014

They are waiting



Il primo compleanno di VV mi ha fatto cadere in un vortice di ricordi e nostalgia da cui sto faticosamente riuscendo a riemergere. Sono bravissima a rimuginare...
Vorrei rimanere altrettanto invischiata con lo scrivere e il blog, ma purtroppo, a quanto pare, non sono così brava in questo campo. Forse non ci sono portata. Mi piacerebbe solo non rimanerci così male per questa mia incostanza; come ha osservato mia madre un giorno, parlando di tutt'altro in realtà, dobbiamo accettare tutti gli “Io” che abitano in noi. Ecco, questa cosa dell'accettarmi è tutta una vita che ci lavoro su e chissà se ne verrò mai a capo.
Così come dovrei imparare a considerare questi momenti di stallo in senso positivo e non negativo; più di una volta, a posteriori, ho avuto la dimostrazione che sono i periodi in cui semino quello che poi sarà il raccolto, da cui esco rinata e arricchita.
Però mi dispiace davvero molto aver trascurato il blog, perché è un altro di quegli aspetti di me da cui traggo molti insegnamenti e soddisfazioni; non ho nessuna intenzione di abbandonarlo ecco, se per caso vi è venuto il dubbio, è troppo preziosa per me questa mia stanza.

Uncertainty is where things happen. It is where the opportunities – for success, for happiness, for really living – are waiting.

Oliver Burkeman


2 commenti:

  1. Tesoro facciamo i conti con i nostri io e le nostre piccole debolezze ogni giorno. Accettarsi, evitare di rimanerci male sono esercizi quotidiani per me e ora purtroppo più che mai. Se mi sento dire, come è accaduto in questi giorni, che sono "troppo emotiva" cosa verissima, riesco ancora anch'io a rimanerci male perchè so che non guarisco mica. Voglio dirti cara Francesca, io sono molto costante, nel blog e in tutto, una sorta di panzer, il post che ho in bozza parla in parte anche di questo, ma c'è tanto altro che non va, a volte più agli occhi degli altri, a volte dei miei. Come mi ha scritto di recente una blogger psicologa "non metterti troppo sotto la lente" Ecco questo è un suggerimento che mi sento di condividere con te. E aggiungo: maggior indulgenza. Un bacio grande.
    Sandra

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    1. Grazie Sandra, hai proprio ragione. Dovrei rilassarmi un po' di più e smetterla di analizzarmi troppo. Un abbraccio.

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