lunedì 20 aprile 2015

Chi sei, tu?


Di Fabio Geda ho letto solo un altro libro, sufficiente però per farmi pensare, dopo aver finito di leggere il suo ultimo romanzo, di essere molto maturato come scrittore.
Prima avevo come l'impressione che ci fosse sempre qualcosa di autobiografico nascosto nei suoi scritti; ora, anche ci fosse, è molto ben mascherato. Mentre procedevo spedita nella lettura di “Se la vita che salvi è la tua” (spedita perché ho trascurato altro proprio per non interrompermi) notavo anche come fosse ben costruita la storia, in un crescendo degno del miglior giallista capace di catturare la tua attenzione e non farti più posare il libro. Fabio Geda è bravo a tal punto da farti amare il protagonista anche quando, e soprattutto, non comprendi e non condividi le sue scelte. Ti ritrovi a fare il tifo per lui tuo malgrado. Gli perdoni anche il finale, anche se ti spiazza, anche se non era quello che ti aspettavi.
Non si dovrebbe avere difficoltà a scrivere di un libro che ci è piaciuto così tanto, invece i giorni passavano e lui era sempre lì, accanto al computer, a scrutarmi silenzioso. In realtà mi parlava, ero io a non sentirlo, a non ascoltarlo a non comprenderlo. Quello che stava cercando di dirmi è tutto racchiuso qui, in queste poche righe:

Si alza, barcolla, raschia lo sguardo alcolico lungo il marciapiede, lo posa di nuovo su di loro; a quel punto vede Andrea. E Tu? Dice squadrandolo stupefatto.
Io?
Sì, tu.
Cosa?
Tu, fa Joker. Chi sei, tu?

Nessun commento:

Posta un commento