lunedì 13 febbraio 2017

Turineisa


Vi ricordate quando studiavate letteratura italiana alle scuole superiori? Come ogni periodo storico avesse il suo corrispondente letterario? Di come gli scrittori fossero ben inquadrati in perfette caselle: dal al romanticismo, dal al naturalismo, dal al decadentismo, e così fino a... Ecco punto, fino a dove siete arrivati a studiare voi? Ho ripreso in mano la mia antologia del liceo e le ultime sottolineature riguardano l'ermetismo, una corrente poetica attiva a Firenze negli anni 1930-40. E poi cosa è successo? Nessuno ha più scritto? Non c'è più storia, non c'è più letteratura?
Non voglio riempire il buco tra gli anni quaranta fino ad oggi ma ho realizzato che io sto vivendo in un determinato periodo storico e che gli scrittori continuano a scrivere e non credo siano molto diversi dagli scrittori studiati sui banchi di scuola; amante dei libri come sono, non sono anche curiosa di sapere che cosa hanno da dire oggi? Forse è più difficile comprendere un determinato arco temporale mentre lo si sta vivendo, forse solo a posteriori si potrà scoprire una corrente letteraria, un argomento comune o uno stile, un sentire che unisca i diversi scrittori, ma nulla mi vieta di leggere i contemporanei sotto questa nuova luce.
Non tutti però, sarebbe un lavoro titanico per me, ma gli scrittori della mia città; è così che è nata l'idea di una nuova rubrica: Turineisa, dove condividerò con voi le pubblicazioni degli scrittori torinesi degli ultimi anni e dove cercherò di comprendere la vita letteraria e culturale della Torino contemporanea. Non avrà una cadenza fissa, ma seguirà semplicemente i miei tempi di lettura.
Sono molto curiosa di scoprire che cosa hanno da raccontare, come lo raccontano e perché; curiosa di scoprire le voci di Torino.
Torniamo sui banchi di scuola?
Essere scrittore non vuol dire solo maneggiare le parole. Significa soprattutto stare attenti alla realtà circostante, alle persone, agli altri...Gli artisti sono sempre piccoli David di fronte a un enorme Golia. Non sono loro a far cadere i regimi, ma vivendo nell'Attuale, nel loro tempo, nel loro “ora”, se non altro ne osservano le storture; se non altro, tentano di capire il perché e il quando delle cose, di ciò che non va. E capire è già molto.

Antonio Tabucchi

9 commenti:

  1. Mi piace! Cerco sempre scrittori torinesi per ritrovare la città nelle pagine e pensare "ah sì, ho presente la zona". Ora sono curiosa di sapere con quale libro inizierai :)

    Alice

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  2. Ho avuto un professore meraviglioso, al liceo. Ho fatto il classico, ho dato la maturità nel 77, ed il programma per l'esame comprendeva p.p. Pasolini. Morto due anni prima.

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  3. Hai avuto una idea fantastica ! Tornare sui banchi di scuola è sempre bello e scoprire qualche scrittore di oggi è una cosa che mi piace molto. Attendo fiduciosa di leggere cosa ci proporrai ! claudiag

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  4. Curiosissima!
    bella proposta!

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  5. Che bello, sono contenta la mia proposta vi sia piaciuta, non vedo l'ora di incominciare!

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  6. Che bella idea, Francesca. Mi piaceva la letteratura italiana, anche se ci sono state cose che ho digerito a fatica. Mi piacevano i poeti, le poesie... i romanzi meno. I poeti non tutti, ma non ti tedierò con i miei gusti dell'adolescente che ero e che sono rimasta. Ecco, le imposizioni, quelle non le digerivo proprio.
    Sarà un piacere scoprire Torino e Gli scrittori torinesi attraverso il tuo sentire e le tue parole.
    Un abbraccio
    Francesca

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  7. Arrivo tardi ma ci sono. Subito mi è venuta in mente Stefania Bertola torinese. Di sicuro ti seguirò con grande piacere. Un abbraccio Sandra

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    1. Partirò da scrittori meno noti, ma chissà che non arrivi anche a lei, visto che ha appena pubblicato un nuovo libro.
      Grazie Sandra, ti abbraccio anch'io!

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