lunedì 8 gennaio 2018

La vita, ultimamente 30


Dicembre è stato un mese strano; un'alternanza di troppo lento e troppo veloce che a tratti mi ha mandata in confusione: non mi sembrava di fare niente, mi sembrava di fare molto. E' raro che io scriva una lista delle cose da fare, a parte quella della spesa, e invece un giorno mi sono trovata a scrivere cose come “impacchettare i regali di natale”, “fare i biscotti” e “bere cioccolata calda” perché avevo la forte impressione di stare perdendo dei pezzi e avevo il timore di non godermi l'avvento e poi le vacanze di Natale. Ho provato una certa soddisfazione nel spuntarla, quella lista.
Ovviamente le cose non sono andate tutte come avevo sperato. Come da copione di ogni bambino piccolo, VV ha incominciato a stare male la vigilia di Natale e questo ha comportato giorni a casa fino a Capodanno. Avrei potuto approfittare della presenza di mio marito in ferie per lasciare alle sue cure VV e fare qualche uscita in solitaria, invece mi sono lasciata scivolare in una sorta di limbo, in cui il far niente non è stato affatto dolce, a tratti insofferente, per niente riposante. Eppure non me la sento affatto di lamentarmi, si è trattata di una mia scelta e queste giornate lente e pigre porteranno sicuramente qualcosa, ad esempio il ricordo del tempo trascorso insieme.


Un cactus che possedevo da tempo ha fiorito. Due piccoli fiorellini lilla che, quando me ne sono accorta, mi hanno regalato il sorriso e mi hanno fatto chiamare a gran voce VV per condividere con lei la scoperta. Quelle piccole cose che ci ricordano che la magia è tutta lì, nel nostro sguardo e nelle cose più semplici. Soprattutto quelle semplici.


Nel momento in cui scrivo, ho davanti a me ancora una settimana di vacanza fino alla Befana; giorni in cui spero di riuscire a fare qualche uscita in più insieme alla mia famiglia e, nel frattempo, chiarirmi definitivamente le idee su alcuni progetti e temi che vorrei affrontare in questo anno appena iniziato, così da condividerli poi con voi.

 (Il 25 dicembre sera, tutti in vestaglia e una VV febbricitante)
 
(La sera di Capodanno, che abbiamo trascorso in casa)
 
Credo anche di aver trovato la parola dell'anno. QUI la parola di quello appena concluso.

7 commenti:

  1. aspetto la tua parola e torno con piacere a leggerti, peccato per influenza, un bacione.

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    1. Grazie, Sandra. L'influenza è una scocciatura ma, pazienza, per fortuna passa.

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  2. L'influenza la sera della vigilia...ne so qualcosa.

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  3. Però le vostre vacanze natalizie (leggi "VV") mi hanno fatto molto divertire tramite le Stories su Instagram. Per il resto spero che il 2018 sia meno malaticcio del Natale e più buffo come i tuoi video.
    Buon anno!

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    1. Vero, le risate non sono mancate. :-)
      Grazie, tanti auguri anche a te!

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